IL 1° APRILE NEGLI STABILIMENTI STELLANTIS SCIOPERO DI SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE

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L’avevamo detto. L’avevano detto le lavoratrici e i lavoratori ex FCA che avevamo intervistato a dicembre, giusto alla vigilia della fusione Peugeot-FCA che ha dato vita alla nuova multinazionale dell’auto, la Stellantis: per gli operai non cambia granché se i padroni dell’azienda saranno francesi e non più italiani. Ci saranno stabilimenti che saranno costretti a chiudere, disoccupati, a Melfi, a Cassino, a Torino, in Francia e in altri paesi del mondo. E quelli che rimarranno verranno massacrati dai ritmi che verranno imposti dalla nuova azienda”.

Puntualmente, pochi giorni dopo la fusione, la direzione dello stabilimento di assemblaggio ex-FCA (ora Stellantis) di Sterling Heights a nord di Detroit, nel Michigan (USA) ha decretato un programma di lavoro di 12 ore per turno su 7 giorni la settimana. I lavoratori saranno tenuti a lavorare sette giorni consecutivi, 12 ore al giorno, con inizio turno alle 7:00 o alle 19:00, seguiti da sette giorni di ferie, con tutte le conseguenze immaginabili sia sul fisico che sulla loro vita familiare e sociale. Non a caso il progetto è stato definito “12/7”. Va fatto notare che il nuovo programma elimina la retribuzione dello straordinario dopo le prime otto ore e la supervalutazione del lavoro del sabato, conquiste di decenni di lotte, configurando anche una riduzione di fatto dei salari.

La notizia delle intenzioni aziendali ha provocato un’enorme indignazione tra i lavoratori, che lo hanno giustamente interpretato come un attacco frontale alla giornata di otto ore e alle 40 ore settimanali, conquiste di tutte le precedenti generazioni di lavoratori dell’auto.

Grazie alla campagna immediatamente sviluppata dal comitato Rank-and-File Safety e alle minacce di mobilitazione dei lavoratori, sembrava il progetto fosse stato accantonato.

Ma qui è intervenuto il sindacato, l’United Auto Workers (UAW), la cui vice presidente Cindy Estrada ha dichiarato che il progetto della direzione era legittimo, perché si collocava nel solco delle deroghe autorizzate nel 2008 dall’allora presidente Obama di fronte alla crisi economica e che dunque occorreva accettarlo per “preservare i posti di lavoro”.

Secondo Glenn Shagena, responsabile aziendale per le relazioni con i dipendenti del Nord America, il programma “massimizza l’utilizzo delle nostre strutture e garantisce la flessibilità per rispondere rapidamente alle fluttuazioni del mercato … per aumentare la competitività, fornire una maggiore sicurezza del posto di lavoro per i nostri dipendenti, migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata e utilizzare in modo efficiente le risorse “. In altre parole, tranquilli, va tutto bene tutto ciò che aumenta i profitti dell’azienda. Con buona pace della giornata di lavoro di otto ore per la quale si lotta da quasi un secolo e mezzo.

La direzione ha ammesso di considerare il progetto 12/7 a Sterling Heights come un banco di prova per poi diffonderlo anche ad altri stabilimenti.

Tra i lavoratori cresce la sfiducia verso i dirigenti del sindacato, totalmente collusi con il progetto aziendale. Non dimentichiamo che quindici persone, tra cui due ex presidenti della UAW e l’ex capo negoziatore del lavoro per FCA, sono state condannate in un’indagine federale sulla corruzione.

 

Il comunicato dello sciopero:

SCIOPERO CONTRO L’AUMENTO DELLE ORE DI LAVORO GIORNALIERO IN STELLANTIS

Il 5 aprile 2021 nello stabilimento Stellantis di Sterling Heights del Michigan (Stati Uniti) partirà una nuova spalmatura di turni e orari di lavoro.

La nuova organizzazione del lavoro prevede la rotazione, nell’arco di quattordici giorni consecutivi (sabati e domeniche inclusi), di quattro squadre al posto delle attuali tre con dodici ore di lavoro giornaliero per squadra anziché le otto di adesso.

In un primo momento gli operai di Sterling erano riusciti a contrastare e fermare questa ulteriore forma di sfruttamento, ma Stellantis e il sindacato UAW, bypassando la lotta degli operai, sono andati avanti per la loro strada, affermando che il contratto del 2019, da loro realizzato e firmato, lo permette.

In un mondo in cui le macchine stanno sostituendo la forza lavoro di donne e uomini, sarebbe logico organizzarsi per lavorare di meno, abbassando orari, ritmi e carichi di lavoro e aumentando il misero salario di oggi, invece i padroni alzano gli orari di lavoro a livelli disumani e continuano a fare profitto sia sulla pelle degli operai che sul progresso tecnologico degli impianti.

Dopo Sterling il padrone metterà sulla bilancia lo stesso ricatto occupazionale, accadrà in tutti gli stabilimenti Stellantis sparsi per il mondo in base alle esigenze dei momenti, state certi che utilizzerà come un rasoio anche la nuova organizzazione del lavoro.

Per quanto riguarda le fabbriche italiane, l’amministratore delegato Tavares ha già dichiarato che i costi di produzione sono molto più alti nel nostro paese che altrove: contro di noi il rasoio è già affilato…
I soliti servi insieme al padrone sosterranno che l’unica soluzione per la sopravvivenza degli stabilimenti passa attraverso una nuova organizzazione del lavoro, tanto saranno la nostra salute e il nostro salario che peggioreranno.

Non c’è un solo stabilimento Fca, Psa, Stellantis o con qualsiasi altro nome si firmeranno in futuro, che sia stato o che verrà costruito con le risorse economiche della proprietà, non un solo euro di profitto è entrato nelle loro tasche grazie al loro lavoro, non c’è un solo governo al mondo che non abbia riempito le loro casse con decine di miliardi di finanziamenti a fondo perduto.

Nonostante vivano da sempre del nostro lavoro e di infiniti finanziamenti pubblici, la loro fame di potere sull’uomo non è inferiore a quella di denaro; così impongono questo ulteriore, disumano, peggioramento dell’orario di lavoro, ma noi dobbiamo assolutamente schierarci al fianco dei colleghi americani e far arrivare un messaggio di protesta e solidarietà operaia al padrone.

I padroni hanno lo strumento politico, da sempre sotto il loro controllo, e le risorse economiche per corrompere i sindacati, come si è scoperto proprio negli Stati Uniti tra Fca e Uaw, per cui Fca dovrà pagare una sanzione di 30 milioni di dollari, noi operai abbiamo la solidarietà e la consapevolezza che senza il nostro lavoro i padroni non esisterebbero: è arrivato il momento di usare tutti gli strumenti di lotta in nostro possesso.

Oggi siamo chiamati a lottare contro un modello di lavoro distante migliaia di chilometri ma vicino a noi pochi mesi, un modello da sconfiggere con la solidarietà e la forza operaia.

Contro l’aumento dell’orario di lavoro nello stabilimento di Sterling Heights, il giorno 1° aprile 2021, negli stabilimenti Stellantis di Melfi, Pomigliano, Mirafiori, Cassino, Sevel Val di Sangro e Termoli verranno indette due ore di sciopero a turno su tutti i turni, con assemblee in cui discutere di nuove iniziative da mettere in campo.

Avremmo voluto far coincidere la nostra iniziativa con l’avvio della nuova organizzazione del lavoro a Sterling, ma cadendo questa nelle festività di Pasqua abbiamo dovuto spostare lo sciopero nella data sopra indicata

OPERAI STELLANTIS ITALIANI – CONTRO LA SCHIAVITÙ DELL’ORARIO DI LAVORO

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