La divisione organizzativa e la competizione tra i diversi gruppi impegnati nel sindacalismo conflittuale hanno prodotto non solo divisione, ma anche un settarismo e perfino uno spirito di contrapposizione anche fisica in numerosi posti di lavoro che alimentano, invece che combatterla, la divisione del mondo del lavoro. Occorre un immediato “disarmo” e una politica che induca ricomposizione di classe al di là di ogni effimera divisione di sigla.
La lunga e gloriosa stagione dei consigli di fabbrica è finita da tempo. Il passaggio alle Rsu ha sancito un cambio di natura della rappresentanza, sempre più di emanazione sindacale, quando non direttamente aziendalista. Ovviamente […]
La devastazione ambientale indotta dalla logica del profitto e dei consumi di massa, per di più esasperata dalla linea neoliberista adottata da almeno trent’anni dalla larga maggioranza del padronato, ha prodotto frequentemente una falsa contrapposizione […]
Al pari della riunificazione, altrettanto non è stato affrontato mai davvero il tema della ricostruzione di una soggettività della classe lavoratrice che ne indichi la alterità e l’antagonismo rispetto alle imprese ed al governo, che […]
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