LA VITTORIA DEI TEAMSTERS DI NEW YORK

Hanno scioperato ad oltranza per una settimana all’Hunts Point Produce Market, a New York, nel Bronx e hanno vinto.

Gli occhi del mondo erano tutti puntati su Washington, sul Campidoglio per la scenografica cerimonia di insediamento di Joe Biden. Ma i nostri no. Nella metropoli newyorkese nell’enorme mercato alimentare Hunts Point Produce Market, i 1.400 dipendenti aderenti al sindacato Teamsters Local 202, che non scioperavano dal 1986, avevano deciso sabato 16 gennaio di scendere in lotta a partire dal giorno successivo, a tempo indeterminato. Le loro retribuzioni erano ferme da molti anni e il mercato non aveva chiuso neanche un giorno, nonostante la pandemia, garantendo l’approvvigionamento alimentare della grande città e della regione. Sei dei loro colleghi sono morti a causa del coronavirus, e circa 300 si sono rimasti contagiati.

Lunedì 18, al secondo giorno di sciopero, la polizia è arrivata in forze per cercare di forzare il blocco del mercato, arrestando e ferendo diversi scioperanti. La lotta così è arrivata sui media e ha costretto i politici, tutti polarizzati sul giuramento imminente del nuovo presidente, a prendere posizione. I primi ad arrivare sono stati gli esponenti dell’estrema sinistra democratica Alexandria Ocasio-Cortez e Jumaane Williams. La loro presenza solidale è stata molto utile per evitare lo scoramento dei lavoratori.

La direzione del mercato aveva respinto le richieste dei lavoratori e del sindacato, controproponendo un aumento di una trentina di centesimi l’ora. La la lotta ad oltranza ha finalmente ottenuto il successo: i salari verranno aumentati quest’anno di 70 centesimi, nel 2022 di ulteriori 50 centesimi e di altri 65 centesimi nel terzo anno di vigenza.

L’assemblea dei lavoratori (nella foto mentre votano) ha approvato ieri 23 gennaio, a larghissima maggioranza, il nuovo contratto presentato agli operai dal presidente del Teamsters Local 202, Daniel Kane, che ha così commentato la vittoria: “Non capita spesso che i lavoratori prendano il destino nelle loro mani e decidano di unirsi per lottare per un domani migliore. Spero che questo entri in risonanza con i lavoratori di tutto il paese. Per troppo tempo non siamo stati ascoltati. E penso che il nostro paese dovrebbe iniziare a prestare loro attenzione. Perché hanno potere, se si schierano spalla a spalla”.