IMPORTANTE SENTENZA CONTRO IL “LAVORO POVERO”

Il giudice del Tribunale di Milano ha riconosciuto che il CCNL “Servizi Fiduciari” (firmato da CGIL e CISL) vìola l’art. 36 della Costituzione, perchè “non garantisce un trattamento retributivo proporzionato alla quantità e qualità del lavoro prestato e sufficiente ad assicurare al lavoratore e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa” e condanna C.I.V.S a corrispondere le differenze retributive a favore di una dipendente, prendendo come riferimento il CCNL “Portierato”.

Le differenze retributive sono di 372€ mensili, il 30% in più di quanto previsto dal CCNL applicato da C.I.V.S. Ha inoltre stabilito che anche gli altri contratti di settore, il “S.A.F.I.” (firmato dalla UIL) e “AISS” (firmato da UGL) sono inadeguati perchè prevedono una retribuzione che è al di sotto della soglia di povertà.

Una vittoria importante, quella ottenuta dall’ADL Cobas con i legali Giacomo Gianolla e Giorgia D’Andrea, perché, sebbene quel contratto sia scaduto da dieci anni, pone al centro della discussione sul salario la pochezza della contrattazione collettiva di CGIL CISL UIL, la necessità di un salario minimo fissato dal Parlamento e di forme davvero universali di reddito di cittadinanza.

Il filmato diffuso da ADL Cobas: